Circola è entrata a far parte del Laboratorio dialogico NEXUS, promosso dalle articolazioni lombarde del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità (minori e adulti in esecuzione penale esterna) e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (adulti detenuti). Nexus è attivo in Lombardia dal 2015 ed è articolato in Laboratori territoriali; il Laboratorio milanese è competente per l’intera area metropolitana.

Il 18 maggio 2019 si inaugura la prima biblioteca sociale che nasce all’interno di uno spazio confiscato alla criminalità organizzata. Un bellissimo risultato che nasce dal progetto “Dopo le mafie” condotto da Circola a Milano. Il Comitato Espinasse ha siglato un Patto di collaborazione temporanea per la gestione del bene confiscato, trasformato così in bene comune. All’inaugurazione saranno presenti l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, e l’Assessore alla Partecipazione, Lorenzo Lipparini. 

Un incontro importante, con uno dei giuristi più impegnati nella riflessione sul valore dei beni comuni per il futuro della nostra società, in un luogo simbolico: la villetta di via Molise 5, un bene confiscato alla criminalità organizzata, oggi è sede di attività culturali, sociali, aggregative, grazie al Patto di collaborazione per la gestione temporanea del bene comune, stretto tra il Comune di Rozzano e il Comitato Molise 5.  Un progetto che è nato a seguito del percorso “Dopo le mafie” portato avanti da Circola a Rozzano. 

Veronica Dini, presidente di Circola, partecipa al primo di un ciclo di incontri sulla legalità organizzato da Fondazione Feltrinelli a Milano. 

Un pomeriggio di condivisione con i protagonisti del progetto, nei diversi Comuni in cui si è svolto, per condividere riflessioni sul suo andamento, sugli obiettivi raggiunti e sul futuro. 

Circola – Cultura, Diritti, Idee in movimento è un’associazione no profit nata nella primavera del 2016 anche con l’obiettivo di realizzare progetti di formazione, assistenza e sperimentazione sui temi della tutela dell’ambiente e del territorio, del contrasto alla criminalità organizzata, dell’educazione alla cittadinanza e alla legalità, della partecipazione e dell’inclusione.

Un incontro importante per discutere sull’abuso del territorio e immaginare delle modalità di intervento nuove, frutto di una riflessione approfondita su cos’è, come nasce e come funziona l’abusivismo nel nostro paese, per scardinarne i presupposti culturali.